Sa Xida Santa a Sarroccu

In tutta la Sardegna la Settimana Santa ci accompagna alla preparazione della Pasqua attraverso una serie di riti eredità di secoli di tradizioni. In questo articolo proveremo a raccontare cosa accadeva a Sarroch nei primi decenni del 900 in questa settimana particolare.

Questi riti antichi, in cui sono rappresentati i momenti più significativi della vita di Gesù Cristo descritti nei Vangeli, negli ultimi anni sono diventati meta anche di grande richiamo turistico. Alghero, Bolotana, Bortigali, Bosa, Castelsardo, Desulo, Iglesias, Sassari sono solo alcuni dei paesi in cui ancora oggi si celebrano tali rituali, molti dei quali affondano le proprie radici nella tradizione spagnola. 
Nella vicina Cagliari essi sono curati dalle Confraternite della Solitudine, del Santissimo Crocefisso - entrambe di Villanova - e della Confraternita del Gonfalone (di Stampace). Anche nel capoluogo il rituale è molto curato e commovente, accompagnato tra l’altro dalle Voci dei Confratelli Cantori. Canti tramandati oralmente, che hanno per tema la passione di Cristo.
Attraverso i ricordi delle memorie storiche, con questo articolo metteremo luce sulle tradizioni pasquali sarrocchesi riportando indietro le lancette dell’orologio fino ai primi del 900. Anche qui a Sarroch, infatti, si celebravano questi antichi rituali, che racconteremo nelle prossime righe. E anche in questo caso tra i protagonisti c’erano i fratelli della Confraternita, ricordati dalle memorie storiche sarrocchesi come “Is Cunfraris”. Nel periodo della Santa Pasqua, erano proprio questi uomini a seguire passo dopo passo tutti i rituali, insieme al Sacerdote.

I Riti Principali

Anche a Sarroch la Preparazione alla Santa Pasqua iniziava con le Quarantore, in cui si dedicava tempo al raccoglimento in preghiera e alla meditazione attraverso le confessioni, il rosario e l’adorazione eucaristica. Ancora oggi in paese si prepara “Su Nenneri ”(Vasetti con i semi di Orzo, Grano) che poi abbellirà l’altare nel giorno del Giovedì Santo. Questa è una tradizione pasquale antichissima che naturalmente si eseguiva anche in passato. Erano proprio i Confratelli che si occupavano della preparazione de “Su Nenneri”, che poi una volta pronto si esponeva sull’altare della Chiesa. Altare che rappresenta il Santo Sepolcro di Nostro Signore.

La Preparazione delle Palme

La Benedizione delle palme segna l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Gesù è accolto dal popolo festosamente, prima di andare incontro alla Passione e alla morte in Croce. In questa particolare fase i confratelli erano molto impegnati, e insieme con loro anche i bimbi che facevano i chierichetti e che all’epoca supportavano il Sacerdote.
Tali bambini di allora, oggi cresciuti, raccontavano anche come era la Chiesa di Santa Vittoria in origine: nel soffitto vi erano dei bellissimi affreschi, nell’altare vi erano delle balaustre in marmo oramai sparite completamente, dalla parte della sagrestia vi era una porta secondaria più piccola del portone d’ingresso, inoltre dietro l’altare dove andavano a prendere le tuniche bianche i bambini c’era un corridoio. Vi era inoltre la scalinata che portava nella parte superiore del campanile, dove i chierichetti addetti avevano l’impegno di tirare le corde e far suonare le campane secondo il tipo di messa e dell’esigenza della celebrazione (Santa Messa della Domenica, Festività, Funerali etc). In Chiesa la funzione religiosa era recitata completamente in latino. Le Omelie erano dette dal pulpito. Inoltre entrando in Chiesa dal portone principale le Donne erano sedute tutte a sinistra e gli Uomini a destra.

In funzione della Domenica delle Palme i Confratelli avevano l’impegno di andare a raccoglierle nei diversi punti periferici del paese: ad Antigori (vi erano delle piante di palme nella parte più bassa), a Villa D’Orri nelle tenute dei Marchesi e infine nell’orto di Signor Francesco Maria Demontis dietro l'attuale campo da basket della Scuola Elementare Carducci........

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LA PRESENTE RICERCA, IN UNA NUOVA VERSIONE AGGIORNATA E AMPLIATA, TORNERA' AD ESSERE INTEGRALMENTE DISPONIBILE ALL'INTERNO DI UNA PROSSIMA PUBBLICAZIONE SU STORIA E TRADIZIONI DI SARROCH, CURATA DALL'ASSOCIAZIONE "VISIT SARROCH - NATURA, ISTORIA & TRADITZIONIS".

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